PALATO
STRETTO
L’obiettivo del primo stadio (dall’uscita dei primi molari permanenti fino ai 10 anni) di un trattamento ortodontico in dentatura mista è quello di gestire la forma del palato superiore per renderlo perfettamente combaciante con la forma dell’osso inferiore (la mandibola), come il coperchio che chiude adeguatamente su una scatola. L’obiettivo è garantire maggiori probabilità di stabilità e dinamica masticatoria immediate e a lungo termine.
I vantaggi associati sono:
1) correzione del morso inverso monolaterale o bilaterale e correzione dell’eventuale deviazione funzionale della mandibola.
2) parziale correzione dell’eventuale morso aperto anteriore.
3) maggiore disponibilità di spazio per l’eruzione dentale superiore.
4) miglioramento delle condizioni respiratorie.
I vantaggi associati sono:
1) correzione del morso inverso monolaterale o bilaterale e correzione dell’eventuale deviazione funzionale della mandibola.
2) parziale correzione dell’eventuale morso aperto anteriore.
3) maggiore disponibilità di spazio per l’eruzione dentale superiore.
4) miglioramento delle condizioni respiratorie.
MORSO
INVERSO ANTERIORE
In condizioni di posizione arretrata del mascellare superiore con inversione del morso anteriore nel primo stadio (dall’uscita dei primi molari permanenti fimo ai 10 anni) dopo l’eventuale correzione della forma del palato consigliamo la correzione ortopedica posizionale del mascellare superiore (che viene portato più avanti).
Tuttavia, specie quando in famiglia ci sono parenti con questa condizione soprattutto nel sesso maschile, la mandibola (l’osso inferiore) va monitorato durante la crescita.
Oltre a queste condizioni scheletriche è possibile che sia avvenuto un errore nel percorso di uscita dei denti anteriori superiore ed inferiori, motivo per cui può essere necessario correggere la posizione dentale.
Tuttavia, specie quando in famiglia ci sono parenti con questa condizione soprattutto nel sesso maschile, la mandibola (l’osso inferiore) va monitorato durante la crescita.
Oltre a queste condizioni scheletriche è possibile che sia avvenuto un errore nel percorso di uscita dei denti anteriori superiore ed inferiori, motivo per cui può essere necessario correggere la posizione dentale.
NON USCITA O AFFOLAMENTO INCISIVI SUPERIORI E/O INFERIORI
Dall’età dei 6 anni monitoriamo ed eventualmente gestiamo la corretta uscita degli incisivi superiori ed inferiori.
Questa può risultare scorretta (“denti storti”) o non avvenire per varie cause o per una combinazioni di esse:
1) assenza (agenesia) del o dei denti o ostacoli in uscita.
2) poco spazio disponibile.
3) dimensioni aumentate della dentatura.
A seconda del livello di affollamento creeremo le condizioni migliori per la più ordinata uscita della dentatura anteriore monitorando ed eventualmente gestendo l’uscita della dentatura nei settori laterali.
Questa può risultare scorretta (“denti storti”) o non avvenire per varie cause o per una combinazioni di esse:
1) assenza (agenesia) del o dei denti o ostacoli in uscita.
2) poco spazio disponibile.
3) dimensioni aumentate della dentatura.
A seconda del livello di affollamento creeremo le condizioni migliori per la più ordinata uscita della dentatura anteriore monitorando ed eventualmente gestendo l’uscita della dentatura nei settori laterali.
DENTI SPORGENTI
La sporgenza in avanti della dentatura anteriore (specie la superiore) viene gestita quando vi siano le condizioni utile a poter portare indietro la dentatura.
Correggere questo aspetto è fondamentale per:
1) ridurre la probabilità di traumi e/o fratture degli incisivi superiori ed inferiori
2) ridurre la tendenza del labbro inferiore a porsi tra la parte interna degli incisivi superiori e la parte esterna degli incisivi inferiori, peggiorando la malocclusione
3) migliorare la chiusura funzionale delle labbra con un vantaggio anche estetico nell’età scolare.
Correggere questo aspetto è fondamentale per:
1) ridurre la probabilità di traumi e/o fratture degli incisivi superiori ed inferiori
2) ridurre la tendenza del labbro inferiore a porsi tra la parte interna degli incisivi superiori e la parte esterna degli incisivi inferiori, peggiorando la malocclusione
3) migliorare la chiusura funzionale delle labbra con un vantaggio anche estetico nell’età scolare.
MORSO APERTO ANTERIORE
Il morso aperto anteriore indica la presenza di una spazio verticale tra gli incisivi inferiori e gli incisivi superiori senza contatto.
Questa condizione può essere dovuto a fattori funzionali o strutturali o ad una combinazione di essi.
I fattori funzionali sono le abitudini viziate: succhiamento del pollice, del succhiotto, penne, matite in bocca.
I fattori strutturali sono: crescita verticale posteriore del mascellare superiore, crescita in senso orario della mandibola, ridotta eruzione degli incisivi superiori ed inferiori, proinclinazione incisale superiore ed inferiore.
Nel secondo stadio della dentatura mista sarà possibile controllare la crescita verticale del mascellare superiore, monitorare la crescita mandibolare e migliorare la posizione degli incisivi superiori ed inferiori.
Questa condizione può essere dovuto a fattori funzionali o strutturali o ad una combinazione di essi.
I fattori funzionali sono le abitudini viziate: succhiamento del pollice, del succhiotto, penne, matite in bocca.
I fattori strutturali sono: crescita verticale posteriore del mascellare superiore, crescita in senso orario della mandibola, ridotta eruzione degli incisivi superiori ed inferiori, proinclinazione incisale superiore ed inferiore.
Nel secondo stadio della dentatura mista sarà possibile controllare la crescita verticale del mascellare superiore, monitorare la crescita mandibolare e migliorare la posizione degli incisivi superiori ed inferiori.
ANOMALIE NELLA PERMUTA DENTALE:
Possono essere diagnosticate tramite esame clinico ed esame radiografico (ortopantomografia o tomografia compuerizzata a fascio conico CBCT).
Esse si dividono in:
– Anomalie di numero: in eccesso (denti sovrannumerari/supplementari) o in difetto (agenesie).
I sovrannumerari possono creare condizioni di ostacolo all’uscita dei denti permanenti e/o condizioni di mancanza di spazio. I denti mancanti (agenesici) invece possono essere trattati con due approcci differenti: la chiusura degli spazi a loro destinati oppure la sostituzione protesica degli elementi mancanti.
– Anomalie di dimensioni e di forma: denti più grandi del normale (macrodonzia) e denti più piccoli del normale (microdonzia), che possono causare rispettivamente deficit di spazio (affollamento dei denti) e eccesso di spazio (diastemi).
– Anomalie di posizione: i denti possono o non erompere o erompere in una posizione inadeguata (palatale o ectopica vestibolare) soprattutto a causa della mancanza di spazio in arcata o della presenza di ostacoli.
Esse si dividono in:
– Anomalie di numero: in eccesso (denti sovrannumerari/supplementari) o in difetto (agenesie).
I sovrannumerari possono creare condizioni di ostacolo all’uscita dei denti permanenti e/o condizioni di mancanza di spazio. I denti mancanti (agenesici) invece possono essere trattati con due approcci differenti: la chiusura degli spazi a loro destinati oppure la sostituzione protesica degli elementi mancanti.
– Anomalie di dimensioni e di forma: denti più grandi del normale (macrodonzia) e denti più piccoli del normale (microdonzia), che possono causare rispettivamente deficit di spazio (affollamento dei denti) e eccesso di spazio (diastemi).
– Anomalie di posizione: i denti possono o non erompere o erompere in una posizione inadeguata (palatale o ectopica vestibolare) soprattutto a causa della mancanza di spazio in arcata o della presenza di ostacoli.
PREVENZIONE ODONTOIATRICA
Con l’eruzione dei primi molari permanenti proponiamo sempre come misura preventiva
l’esecuzione delle sigillature dei solchi occlusali degli stessi con materiale definitivo, senza anestesia.
Questo previene la formazione di carie occlusali (che sono tra le più frequenti).
Questo previene la formazione di carie occlusali (che sono tra le più frequenti).
ANOMALIE DEI FRENULI
Il frenulo labiale superiore è una struttura mucosa e muscolare che collega il labbro superiore alla mascella (l’osso superiore).
In alcune condizioni può essere aumentato di dimensioni (ipertrofico), rendendo difficili le manovre di spazzolamento, e/o con un’inserzione più bassa (gengivale, papillare) rispetto a quella corretta.
Rimane quindi un grande spazio tra i due incisivi centrali superiori prima da latte e poi permanenti.
Consigliamo come primo momento per il riposizionamento del frenulo quello in cui avviene la sostituzione degli incisivi centrali decidui coni gli incisivi centrali permanenti.
Il laser a diodi permette di non eseguire la classica anestesia plessica, non produce sanguinamento, non produce dolore intra e post operatorio, ha un effetto antibatterico e biostimolante e non richiede l’applicazione di punti.
In alcune condizioni può essere aumentato di dimensioni (ipertrofico), rendendo difficili le manovre di spazzolamento, e/o con un’inserzione più bassa (gengivale, papillare) rispetto a quella corretta.
Rimane quindi un grande spazio tra i due incisivi centrali superiori prima da latte e poi permanenti.
Consigliamo come primo momento per il riposizionamento del frenulo quello in cui avviene la sostituzione degli incisivi centrali decidui coni gli incisivi centrali permanenti.
Il laser a diodi permette di non eseguire la classica anestesia plessica, non produce sanguinamento, non produce dolore intra e post operatorio, ha un effetto antibatterico e biostimolante e non richiede l’applicazione di punti.